La vocazione della «sinistra» oggi, secondo Morin, uno dei più grandi pensatori contemporanei, dovrebbe essere quella di concepire una via d'uscita dalle turbolenze di un'economia capitalistica deregolamentata, dalla degradazione della biosfera e dal montare delle paure e dei razzismi, indicando la possibilità, per la prima volta nella storia dell'umanità, di dare vita a una patria terrena comune, capace di coniugare l'ambizione all'unità e la tutela delle diversità. Per fare questo, egli spiega, occorre favorire un processo bivalente, al tempo stesso di «mondializzazione», capace di stimolare - nell'ottica di una collaborazione planetaria - le sinergie economiche e sociali tra Paesi e culture, e di «demondializzazione», in grado di valorizzare per converso le ricchezze locali, regionali e nazionali. Presentazione di Riccardo Emilio Chesta.