"Il patio cambiava, non vedevo più le pesanti sedie di ferro battuto e il tavolino con il vetro sopra, diventava un luogo magico. Spiavo questo creatore di nuvole e seguivo i suoi movimenti che creavano meraviglie." Nel mio racconto frutto dell'incontro tra passato e presente, ho lasciato, volutamente, che a prendere il sopravvento fossero i ricordi che a volte fluiscono dolcemente e altre volte irrompono nella mia mente con veemenza. Invito anche voi a seguirmi e a tentare di distinguere la realtà dalla fantasia di una bambina cresciuta in un crogiolo di culture, laggiù dove finisce il mondo.