L'America e soprattutto New York sono i protagonisti di questo diario artistico-filosofico. C'è il Rosselli bambino che sbircia gli incontri di nonna Amelia con gli antifascisti rifugiati nella Grande Mela e che come regalo di compleanno ottiene un biglietto per il concerto del grande direttore d'orchestra Arturo Toscanini, lo schiaffeggiatore del duce. Viene poi lo scrittore traduttore, siamo negli anni Sessanta, che frequenta Norman Mailer. Ma anche Allen Ginsberg, Peter Orlowsky, Lawrence Ferlinghetti e tutta la beat generation, senza farsi mancare Andy Warhol e la Factory, con un ritratto di Edie Sedgwick, l'ultima superstar, vista da vicino, da molto vicino. Memorabile. Aldo Rosselli ha un'attenzione quasi maniacale per i luoghi: dall'albergo Pickwick Arms ai caffè di Manhattan, dai castelli dell'elegante sobborgo Larchmont a Central Park. Veri personaggi sono gli odori: mefitici e vaporosi, forti e dolci, nauseabondi e cullanti.