Nina conosce Amelia durante una manifestazione a Sanremo. È il 1972 e quel giorno nella cittadina ligure si tiene un congresso di sessuologia intitolato Comportamenti devianti della sessualità umana. Fra le due ragazze nasce un sentimento che matura nel tempo, nonostante le difficoltà e i sensi di colpa che la società e l'educazione impongono loro. Nina, cresciuta in una modesta famiglia di pescatori pugliesi, arrivata a Bologna per frequentare l'università, si mantiene lavorando nel negozio di fiori di Fosca; Amelia, allevata da un padre bolognese fra i filari di vite e il profumo dell'erba, gestisce ora una tipografia di proprietà di un vecchio signore muto, del quale le giovani scopriranno un passato pieno di storia e sofferenza. Due vite tanto diverse, destinate a fondersi fra le pieghe dei giorni e la violenza di un mondo, di un'epoca, quella degli anni di piombo, che ha paura di accettare tutto ciò che sfugge alle regole della consuetudine.