Nino Migliori sorprende chiunque decida di conoscere il suo lavoro. Sorprende per la sua produzione, per la diversità dei progetti realizzati, per gli scarti continui di linguaggio che ha saputo imprimere alle sue ricerche. Ma la vera sorpresa risiede nell'assoluta coerenza che in tanti anni ha sempre mantenuto dalle sperimentazioni alle immagini figurative, alle installazioni più ardite e nuove, tutto il suo lavoro si fonda su un unico, solo linguaggio da esplorare: la fotografia, materia prima essenziale per creare i suoi sogni visivi. In questo libro si riunisce, in una sorta di esteso e fantastico catalogo impossibile, il frutto di tanti anni di lavoro fotografico: dalle immagini di un realismo quasi magico degli anni Cinquanta alle celebri ossidazioni, ai Muri, alle sperimentazioni con la polaroid, alle installazioni con cui ancora oggi l'autore continua a sorprenderci. Fotografare, ha affermato, significa scegliere e trasformare. Nei suoi lavori la materia si trasforma sempre in qualcosa d'altro. In un brandello di memoria per i posteri, in un interrogativo per i contemporanei. In una strada nuova da percorrere. Come le tante che Migliori ha percorso, e continua ancora a percorrere, nella sua ricerca.