Attraverso lo schema della circolazione del Logos e dello Spirito, Maria Zambrano (Vélez-Málaga 1904 - Madrid 1991) mostra che morte e risurrezione, cuore del cristianesimo, riguardano non solo la vita di Dio, ma anche l'esistenza delle sue creature. La Parola infranta nel mondo continua ad essere udibile per la forza dello Spirito, così come gli inferi che sperimentiamo in questo mondo, sotto diverse forme di crisi e di dolore, continuano a regalare lo squarcio di qualche cielo. Questo testo mira dunque a trovare, nella scrittura della pensatrice andalusa, le tangenze ancora innominate tra la vita umana e la vita divina: accostandole con uno sguardo attento a ciò che non è riuscito a passare l'esame della storia, Zambrano scopre una sorprendente vicinanza di Dio proprio in quel tragitto di dispersione/raccoglimento di sé che attraversa, a volte lacerandole, tutte le esistenze.