La filosofia inglese vanta una lunga tradizione di analisi critica sui temi cruciali della cultura occidentale. Come in ogni campo, vi sono nomi più noti di altri e, talvolta, il dibattito ruota attorno al contributo degli autori più citati. Questo volume intende rendere accessibile al pubblico italiano gli scritti politici di Richard Price sul tema della libertà civile, sui princìpi del governo e sulle ragioni dell'indipendenza americana, per riscoprire uno dei protagonisti del dibattito tardo Settecentesco sul significato politico delle "Rivoluzioni". In una stagione particolarmente agitata tanto in Europa quanto in America, il filosofo inglese, anche ministro del culto dissidente, ragiona con grande lucidità sul principio dell'auto-governo e delinea con onestà intellettuale le giuste estrinsecazioni di un patriottismo razionale incapace di sacrificare la giustizia agli interessi nazionali. La tradizione ingiusta può essere spezzata dal potere salvifico della rivoluzione. Questo volume raccoglie gli scritti politici citati e riporta in appendice lettere e saggi di illustri intellettuali del tempo in replica alle sue osservazioni. Tra tutti si segnalano i nomi di Edmund Burke, Anne Robert Turgot e John Wesley.