La mimamsa (indagine) o purvamimamsa, da non confondere con la uttaramimamsa o vedanta, è incentrata sulla corretta e rigorosa interpretazione ed esecuzione del rito sacrificale inteso come epifania del brahman (assoluto) stesso. Quale scienza del rito la purva presuppone l'autorità inconfutabile dei veda che non sono considerati testi "rivelati" bensì eterni. I versi vedici sono una proiezione dell'essere (sat), attraverso il suono (sabda), il significante, che ha in se stesso una potenza miracolosa al di là dei suoi molteplici significati. Allora diventa fondamentale l'esatta riproduzione delle formule magiche, dei mantra, degli inni. L'autore enuclea tutte le possibili implicazioni teoretiche di questo sistema filosofico e ne riconosce pure l'influsso sulla legislazione civile indiana.