La particolare capacità della pittura ad acquerello di riprodurre con efficacia le atmosfere paesaggistiche ne fece una tecnica molto apprezzata fra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento in Inghilterra, quando la sensibilità romantica si rivolse alla rappresentazione della natura. L'uso innovativo dell'acquerello si caratterizza per la finezza della tecnica, adatta a trasporre la mutevolezza incessante e i toni luminosi del paesaggio britannico. Le centotrenta opere, esposte nelle mostre di Ravenna e Sudbury, documentano uno dei contributi più originali e suggestivi che la Gran Bretagna ha dato all'arte europea.