Piombino 1951. Questo anno segna la ripresa di una comunità che si sta impegnando allo spasimo per risollevarsi dalla catastrofe. L'orlo del baratro sembra solo un brutto ricordo. Nella città fabbrica sono ancora visibili, un po' ovunque, le macerie degli edifici bombardati, tracce di un passato nient'affatto remoto, di una guerra con il suo seguito di sofferenze, di lutti, distruzioni, su cui le famiglie hanno dovuto ricostruire la propria vita con enormi sacrifici. Altri avvenimenti dolorosi si susseguiranno, ma in quell'anno ci sono stati anche episodi belli, ed è proprio su uno di quelli gloriosi che è basato questo racconto. C'è una squadra di calcio in città che fa sognare. Una neo promossa nella "Divisione Nazionale Serie B", espressione di una fabbrica florida, La Magona d'Italia, che in pochi anni ha portato i suoi ragazzi alla ribalta del calcio che conta. Purtroppo pochi anni dopo la fabbrica crollerà e con lei il sogno del raggiungimento nella massima divisione. Il 18 Novembre di quell'anno però, rimane per sempre, nella testa di tutti i piombinesi, l'evento passato alla leggenda come "La Grande Partita" vinta con la Roma 3-1.