Quando in ogni paese che visse il medesimo conflitto si è agito archiviando e occultando il ruolo svolto da una precisa identità di genere per lasciare frammentata ogni testimonianza al fine di giustificare la sua irrilevanza nella storia che conta, allora diventa giustificato il sospetto di trovarci di fronte una storiografia assoggettata a un sistema di potere e, come tutti ì sistemi, si rivela discriminante e pregiudiziale ai danni di chi è escluso da quel potere. È un fatto che dalla storiografia scolastica sia bandito ogni riferimento forte sull'impegno delle donne nel primo conflitto mondiale, come del resto in tutti gli altri eventi. E allora nasce spontanea una domanda: perché la donna è assente dai libri di storia scolastici quando è da essi che i nostri figli e nipoti apprendono la storia? Se alla fine del libro anche il lettore sì porrà lo stesso quesito, allora lo scopo di questa esposizione sarà stato raggiunto.