Un avvocato racconta a uno storico la vicenda di Walter Fondacaro, sindaco nella Spoleto dei primi anni del secondo dopoguerra. Di fronte ai suoi concittadini è il più retto degli uomini; alle loro spalle un abile truffatore, interessato più al bene proprio che a quello della comunità. Così, mentre si districa tra la passione non corrisposta per Fiammetta e la presenza ingombrante degli Alleati, mette a punto un piano perfetto: appropriarsi di alcune tele di immenso valore sostituendole con delle copie fatte ad arte da un falsario. Ecco l'inganno, "la grande beffa" che dà il titolo a questo romanzo.