In un momento in cui l'affermazione delle organizzazioni internazionali è messa a dura prova dalle politiche prevaricatrici degli Stati, il volume traccia il percorso complesso e controverso del consolidamento delle istituzioni giudiziarie internazionali più importanti del Novecento. Partendo dal dibattito sull'introduzione di strumenti negoziali pacifici per la risoluzione delle controversie tra Stati, gli autori indagano a fondo i processi di costruzione del sistema giudiziario internazionale a cominciare dal periodo tra le due guerre mondiali. Quindi, dal confronto politico sull'istituzione dell'arbitrato internazionale nell'Ottocento alla costituzione della Corte permanente d'arbitrato e della Corte permanente di giustizia internazionale e poi ancora ai tribunali postbellici di Norimberga e di Tokyo, fino alla Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite e ai tribunali ad hoc e alla Corte penale internazionale degli anni novanta, si ricostruisce la storia di una lunga contesa. Si analizza, cioè, il contrasto tra gli interessi politici degli Stati e la possibilità di un potere sovranazionale giudiziario, che garantisca il rispetto dei diritti umani degli individui e dei popoli come principio prioritario sulla sovranità statale.