Perché un diario di bordo ai tempi della pandemia? Perché una emergenza richiede una strategia. Ed in questo, la Comunità è un luogo dove l'emergenza è di casa. Perché bisogna contenere e gestire l'ansia, la paura di un nemico invisibile. Perché la pandemia ha fatto esplodere tutte le contraddizioni di un sistema non più sostenibile. Perché qui, in comunità, abbiamo sempre una porta aperta. Perché bisogna immaginare che sia possibile una politica nuova, di legalità, uguaglianza, meritocrazia e, soprattutto, partecipazione. Perché bisogna riaffermare i diritti per tutti, partendo dalla salute, dalla scuola e dal lavoro. Su tutto questo, durante i giorni della pandemia, gli operatori ed i ragazzi di Jonathan e Oliver, hanno scritto, hanno riflettuto, si sono confrontati. Una riflessione che poi è diventata condivisa, corale. Ed è diventata un libro.