Attraverso il fiume del ricordo di un bambino che cresce, la storia corale di "un paesino che non si capiva bene se era nord della Lombardia o sud della Svizzera". È la seconda ondata dell'industrializzazione, quello che si definisce "boom economico". In quindici anni si passa dal villaggio contadino, all'età industriale e all'età postindustriale, cambiando tutto quanto in un modo privo di logica e di bellezza, di sacro e di poesia. Una mutazione genetica le cui tappe sociali e storiche sono segnate: il rione della vecchia classe operaia, la differenza antropologica coi vecchi contadini, e con i proprietari del paese, i ghetti dei primi emigrati, l'edilizia selvaggia, la musica ribelle giovanile, per finire con l'esplosione del Sessantotto.