Fin dalla sua nascita, la fotografia è stata utilizzata per identificare e classificare le persone, per mappare e sorvegliare i luoghi, e per raccogliere dati e prove. Con il progresso tecnologico, anche la sorveglianza si è evoluta: all'occhio vigile delle sentinelle e dei secondini si sono aggiunte telecamere, satelliti e droni. Internet ha connesso ogni angolo del globo creando una rete dalla quale è impossibile sfuggire senza rischiare l'isolamento sociale. Questo volume traccia la storia della sorveglianza nelle sue tappe fondamentali e, parallelamente, analizza la risposta degli artisti che con le loro opere esercitano una sorta di controffensiva e ci suggeriscono alternative per riconquistare spazi di libertà.