In Vaccari è fondamentale la riflessione sui linguaggi dei nuovi mezzi di comunicazione, da quello fotografico a quello televisivo. La fotografia, in particolare, è per l'artista strumento per eccellenza sia di documentazione sia di autonoma espressione artistica ed egli ha sempre accompagnato la sua attività con la riflessione teorica. In "Fotografia e inconscio tecnologico" pubblicato per la prima volta nel 1979, sono anni importanti per la fotografia in Italia e gli stessi in cui Sontag, Barthes e Dubois scrivono i loro importanti saggi teorici - Vaccari, utilizzando spunti provenienti da varie discipline, dalla sociologia all'antropologia, dalla psicoanalisi alla linguistica, tocca numerosi temi, da questioni riguardanti la storia stessa della fotografia e i suoi nodi classici, al rapporto fra fotografia e avanguardie, all'arte dopo Duchamp, al mercato e alla politica, al comportamento e alla pornografia, fino alle merci e al consumo, al potere e alle allucinazioni della cosiddetta civiltà dell'immagine.