Che cosa significa essere folle? In quanti modi si manifesta la follia? È fenomeno univoco oppure arcipelago di definizioni e riferimenti? Si può parlare di follia oggi senza considerare l'opera di Foucault? Il doppio legame di Bateson? l'AntiEdipo? Senza ripensare la storia della diagnosi psichiatrica? Questo libro non è solo per il clinico, ma per chi è curioso di conoscere le rappresentazioni della follia nella storia culturale dell'Occidente. Non si può rinunciare a raccontare che cosa fosse la follia prima che il discorso psichiatrico s'impadronisse dell'argomento, quando l'arte, la letteratura e la filosofia ne traevano per prime ispirazione. Le speranze riposte in questo libro: che possa esser compreso da chiunque lo legga, ma senza indulgenze riduttive o banalizzazioni indebite. Perché le malinconie, le demenze e le isterie sono parte della nostra esistenza e non possono essere trattate come fenomeni chimici.