Il rapporto tra il potere nascosto dello «Stato profondo» e la promessa di trasparenza delle democrazie costituzionali è da sempre complesso e controverso. Questo volume si interroga su come queste dinamiche si siano sviluppate, partendo dal concetto di «vincolo esterno», analizzato nelle sue dimensioni storiche e politico-istituzionali, fino ad arrivare al dominio tecnocratico contemporaneo, caratterizzato dal «pilota automatico» liberal-atlantista. In questo numero, studiosi e analisti riflettono su come l'influenza di poteri nascosti abbia condizionato la storia repubblicana italiana, esplorando il ruolo delle élites e delle organizzazioni mafiose nel condizionare il sistema politico. Particolare attenzione è dedicata alla strategia della tensione e al caso Moro, per arrivare al passaggio dal crollo della Prima Repubblica all'ascesa del potere tecnocratico. Infine, il volume offre una riflessione sul futuro dello Stato costituzionale, esplorando le dimensioni geopolitiche, economiche, sociali e antropologiche che ne costituiscono i presupposti. Come possiamo uscire dall'impasse attuale e rivitalizzare la nostra democrazia?