Il metodo usato da Raffaele De Cesare, più da narratore che da storico, rinuncia alla presa di posizione in favore dei vinti pur non esaltando in nessun modo i regnanti Borboni. Una lettura della vita di corte e dei cortigiani con riferimenti ad aneddoti e testimonianze, tutte documentate. Uno spaccato del declino di un regno, che lascia intravedere i futili motivi della prossima unificazione dettata dalle ragion di stato economiche dei Savoia. Una cronaca della vita del regno, raccontato con maniere quasi intimistiche, scavando nelle questioni private oltre che politiche, di un Re che si mostra umano e nello stesso tempo succube delle sue bizzarrie. Un sovrano che probabilmente non ha visto arrivare il pericolo incombente degli invasori o non ne ha percepito l'importanza. Il saggio - presentato nella sua versione originale nell'anno 1900, era composto da due volumi . Prima di allora, altre edizioni in formato giornalistico, erano apparse sul corriere di Napoli per poi essere ampliate e raccolte in un volume dall'editore Lapi di Città dei Castelli. Nello trascrivere in formato digitale questo saggio, abbiamo voluto separarlo in quattro volumi di cui questo è il primo, per una questione di fluidità, più adatta ai tempi di lettura dei nostri giorni.