L'idea di progresso è davvero eurocentrica, imperialista e neocolonialista? I più importanti autori contemporanei associati alla Scuola di Francoforte - tra questi Jürgen Habermas, Axel Honneth e Rainer Forst - hanno difeso i concetti di progresso, sviluppo e modernità. L'obiettivo di un cambiamento sociale può sopravvivere alla critica postcoloniale? E quale conformazione avrebbe una teoria critica decolonizzata? Amy Allen frattura la teoria critica dall'interno, rinunciando al progressismo ma mantenendo la nozione di progresso come imperativo politico. La teoria critica è la migliore risorsa che abbiamo per raggiungere obiettivi sociali emancipatori: Allen ne elabora la versione del futuro, dopo la morte del progresso.
