Questo libro nasce dal desiderio di ricordare Giuliana Stramigioli (1914-1988), una delle prime orientaliste italiane, docente di Lingua e letteratura giapponese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza" dal 1965 al 1985. Un percorso professionale e di vita, quello di Giuliana Stramigioli, caratterizzato da forti passioni e molteplici interessi che la spinsero prima ad assumere un ruolo di primo piano nella diffusione della cultura italiana in Giappone (dove soggiornò per circa un trentennio) e poi della cultura nipponica in Italia. Nel 1949 fonda a Tokyo la Italifilm, assumendone la direzione e selezionando per la mostra del cinema di Venezia il film Rashÿmon (1950) di Kurosawa Akira, che con questa pellicola vinse il Leone d'oro. Come studiosa di letteratura giapponese, il suo nome è soprattutto legato allo studio e alla traduzione di alcuni tra i più importanti gunki monogatari ("racconti di guerra") dell'Evo medio giapponese, quali lo Hÿgen monogatari (Storia [dell'era] Hÿgen), lo Heiji monogatari (Storia [dell'era] Heiji) e il Masakadoki (Storia di Masakado). Nel 1973 fu tra i soci fondatori dell'Aistugia (Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi).