Napoli, dicembre 1945. Sara, diciotto anni, sola al mondo, lascia la città in cui ha creduto di trovare aiuto per tornare a Roma, dove era nata, con la speranza di realizzare i suoi sogni. Circostanze avverse la deluderanno. Situazioni inquietanti la costringeranno a continue soste e ripartenze esistenziali. Leggi inique e meschine convenzioni sociali la obbligheranno alla scelta più dolorosa della sua vita. La penna di Annamaria Villani in questo romanzo scrive l'intimità di una storia in bilico tra amori e crudeltà, rovine civili e sociali e attese di speranza personale e collettiva. Una storia in cui l'epilogo ha la forma e la sostanza di un anello deformato.