Con Edith Stein e Gerda Walther la fenomenologia si spinge nella settima stanza, addentrandosi nello spazio straordinario e inquieto dell'esperienza mistica. Qui il mondo si esprime nella forma di un'oscurità feconda, capace di trasformare e di rigenerare le storie. Queste due donne hanno saputo farne un tesoro da spartire, ispirando con la loro scrittura non solo le singolarità, ma anche quelle piccole e grandi comunità che non si rassegnano a vivere di apatia verso le esistenze e i destini più feriti.