Desideri impossibili, aspirazioni lontane. Il malumore parte da noi, dalla vita frenetica che conduciamo, dalla crisi, dal piatto che piange, sempre. La felicità sembra distante, irraggiungibile, ma invece è più vicina di quanto sembri. Questo libro ci suggerisce come riafferrarla, attraverso un gioco: il gioco della memoria. Senza starci troppo a pensare, perché quel che conta è l'immediatezza, si tratta di fare una lista di sessantaquattro cose a cui si tiene molto, per le quali vale la pena vivere e che nessuno potrà mai sottrarci. Attenzione: non devono riguardare né gli affetti - i familiari, i figli, gli amici... -, né concetti astratti, come il lavoro, l'amore, la pace, la libertà ecc. Una volta che avete completato l'elenco, disponetelo come il tabellone dei trentaduesimi di finale di un torneo di tennis e mettete a confronto, a due a due, le sessantaquattro cose, eliminando volta per volta, quella a cui si può rinunciare: sessantaquattro, trentadue, sedici, otto, quattro... fino ad arrivare allo scontro finale: la scelta tra le due cose che avete più care. Così ha fatto Maurizio Ruggeri, nota voce radiofonica della Rai, che tra piccoli gesti quotidiani, canzoni e poesie mandate a memoria, luoghi della geografia e dell'anima, sensazioni e ricordi, ha composto la sua personale scacchiera di cose che lo rendono felice. Un esercizio elementare, una piccola terapia che non costa nulla e che ci fa capire quanto la nostra felicità, quella più intima e inalienabile, sia davvero a portata di mano.