Al termine del Congresso di Vienna, alcuni esponenti del fior fiore dell'Europa si ritrovano nel castello di una ricca principessa nel quale, tra passeggiate e banchetti, si divertono narrandosi storie. Una sera uno dei presenti, un diplomatico dongiovanni, rivela la sua avventura «così strana, così orribile e così vera». Parte da qui, sullo sfondo di sperduti villaggi balcanici, la storia dei Vurdalak, temibili vampiri dalle inquietanti caratteristiche, indistinguibili dagli esseri umani, che si nutrono preferibilmente del sangue di familiari e amici intimi. Interessante esempio di divertissement gotico calato nelle peculiarità del folklore slavo, in cui realtà e dimensione magica si legano dando vita a un potente realismo mistico, "La famiglia del Vurdalak" ispirò un episodio del film di Mario Bava del 1963 I tre volti della paura, al cui titolo inglese - Black Sabbath - si rifece la celebre band inglese, e la cui trama influenzò in seguito registi come Tarantino e Polanski.