Quella della famiglia Cervi è una tra le storie più tragiche e affascinanti della Resistenza italiana; una famiglia di contadini all'avanguardia e di patrioti che ha duramente lottato per la pace, la libertà e l'uguaglianza sociale, pagando con la vita l'adesione incondizionata agli ideali della democrazia, divenendo così un simbolo dei valori più puri e profondi della lotta partigiana e dell'intero movimento di Liberazione. Grazie all'educazione dei genitori Alcide e Genoeffa Cocconi, i sette fratelli Cervi hanno saputo cogliere, prima di molti altri, l'esigenza di contrapporsi al fascismo, non solo sul piano militare, ma anche su quello politico, etico e culturale. Con la loro condotta morale e le loro coraggiose azioni, che li hanno fatti condannare a morte dai fascisti nel dicembre del 1943, sono stati un esempio per i compagni di lotta e rimangono oggi un mito per intere generazioni. Dal dopoguerra i Cervi vengono ricordati e celebrati a livello nazionale, anche con il museo e il centro studi a loro dedicati: il podere ai "Campi rossi" è una sorta di "luogo di pellegrinaggio" laico. La storia di questa straordinaria famiglia è qui affidata ai racconti di chi ha conosciuto e collaborato con i Cervi, ai ricordi di chi ha vissuto quei momenti drammatici ed eroici. Una narrazione resa ancor più viva dall'ampio corredo di documenti e immagini, spesso inediti, che forniscono nuove chiavi di lettura di una delle pagine più memorabili della Resistenza.