"Sanguina il mio cuore/come un cuore qualunque./La dura spina che m'inflisse amore/la porto ovunque..." Questa è la lirica di Umberto Saba da cui prende il titolo il romanzo del suo concittadino Renzo Rosso. Famoso pianista sessantenne, Ermanno Cornelis torna a Trieste per un concerto. Ma la città che ritrova è in disarmo, ed è talmente ruvida e concreta da non permettere al musicista di negarsi ancora a lungo l'inizio del declino della sua resa artistica e fisica, a cui non si sottraggono nemmeno i rapporti sessuali con la giovane Giuliana. Una storia privata e intima sull'autunnale scontentezza di scoprirsi anziani, raccontata con un occhio instancabilmente vero e nitido e con una precisione millimetrica che richiama alla mente gli interni borghesi di Edward Hopper.