Nel racconto si intersecano più dimensioni: ricordi di passate esperienze sentimentali vissute dal protagonista M. e il dialogo al presente con Maila, la donna immaginata, a cui confida episodi che hanno segnato la sua vita. Ciò che più colpisce del suo profilo psicologico è che la costruzione della donna immaginaria non è percepita come l'effetto di una rimozione, ma come un modo per affrontare in modo diretto e trasparente gli eventi che lo affliggono, interpretandoli senza sottrarvisi.