Riflesso di un'ideologia e di una prassi spiritualmente estranee alle culture matrifocali fiorite in Europa nel Neolitico, la civiltà bellicista e patriarcale diffusasi in Occidente dalla seconda metà dell'Età del Rame introdusse il paradigma sociale schiavistico e piramidale che, marginalizzando l'elemento non-guerriero - quindi, per definizione, la donna - ne cancellò il primato religioso e ne sancì l'espulsione dalla Storia. Il saggio, suggestivo viaggio tra mito e storia, ripercorre in un'avvincente trama di rimandi gli sviluppi giuridico-sociali e religiosi dell'incontro-scontro fra le culture indomediterranee e quelle indoeuropee, vicenda la cui eco, mai davvero spentasi, spiega il millenario androcentrismo delle società europee e la perdurante disparità di genere.