La dolcezza psichiatrica di Adelmo Sichel consiste nell'umanizzare le pratiche di cura, restituendo dignità alla persona e alla dimensione esperienziale-dialogica dell'incontro, tema fecondo per la pedagogia, in quanto quest'ultima è vista come una scienza umana che non può esimersi dal trovare nella relazione e nella cura una base imprescindibile e fondamentale. Alla dimensione filosofica e pedagogica si intreccia nel lavoro anche l'excursus storico-legislativo dalla Legge Mariotti alla Legge Basaglia, nonché la vicenda biografica di Sichel, del movimento fenomenologico e antipsichiatrico, tentando di restituire la cifra della svolta copernicana avvenuta sia in campo medico che educativo in quegli anni. L'approccio terapeutico di Sichel fondato sulla categoria pedagogica della cura è messo poi a confronto con le recenti posizioni emerse nel campo dell'approccio transculturale nelle relazioni d'aiuto (sia in ambito clinico-terapeutico che scolastico) con riferimento a George Devereux, Alain Goussot, Marie Rose Moro, Rosalba Tognetti-Bordogna, Roberto Beneduce. Parte qualificante del volume è l'Appendice che illustra la genesi e l'iter parlamentare della legge Basaglia.