Il giurista si trova sempre più impegnato a confrontarsi con gli scenari inediti che si schiudono con la massiccia utilizzazione degli algoritmi e, in generale, delle nuove tecnologie. Uno degli aspetti più rilevanti della diffusione degli impieghi dell'intelligenza artificiale è che con essa sembra incrinarsi, se non proprio spezzarsi, uno dei cardini del pensiero giuridico moderno, costituito dalla possibilità di imputare una condotta ad un soggetto in base alla autonomia del processo decisionale che ne è alla base. La scelta di concentrarsi sul tema della decisione nasce dal tentativo di individuare una chiave di lettura che consenta di attraversare trasversalmente la complessità e la vastità dei profili connessi allo sviluppo delle nuove tecnologie nel mondo del diritto, cogliendone uno dei nodi più delicati. I contributi raccolti nel presente Volume ruotano attorno a questa area tematica, muovendo da un approccio interdisciplinare, che si apre al dialogo con la scienza informatica e con la filosofia, per concentrarsi poi su alcuni aspetti nella prospettiva storico-giuridica, privatistica, di diritto dei trasporti, di diritto amministrativo e di diritto comparato, con particolare riguardo anche alle nuove frontiere della cd. giustizia predittiva.