Siamo sicuri che Platone abbia condannato l'arte? E come avrebbe potuto farlo, proprio lui, il maggiore scrittore greco? Se l'arte viene condannata perché non può liberarsi dalla mimesis, quale tra le forme del fare umano potrà riuscirvi davvero? Forse la filosofia? Ma anche per il filosofo è forse possibile uscire dal mondo delle apparenze, dal meccanismo della ri-produzione? Sicuramente alle spalle dell'opera di Platone troviamo una decisione tragica, affilatissima: quella di chi, pur essendo il più grande poeta dell'antichità intera, decide di non essere solamente un artista.