Quella di Ramiro Ledesma Ramos (1905-1936) è, con tutta probabilità, una delle figure maggiormente dimenticate e trascurate dalla storia contemporanea spagnola, in primis dal franchismo, che la considerò sovversiva e quindi nociva per la stabilità dell'ordine venutosi a costituire dopo la fine della Guerra Civile spagnola. Dalla mente del giovane filosofo nacque il settimanale La Conquista del Estado, la cui attività durò dal 14 marzo 1931 (un mese prima della proclamazione della II Repubblica spagnola) sino al 24 ottobre dello stesso anno. Per la prima volta viene tradotta in italiano un'antologia degli articoli da lui scritti in questa importante rivista. Qui vi sono i semi, le idee e i motti che successivamente daranno vita alle organizzazioni e ai partiti fascisti che conosciamo. Prima di questa pubblicazione, secondo Ledesma Ramos, non era stato fatto alcun tentativo di proporre in Spagna un'organizzazione fascista, eccezion fatta per la campagna letteraria di Gimenez Caballero, che nel 1929 istaurò per la prima volta in Spagna una dottrina nazionalista moderna, sociale e vitalista.