Anni fa comparve sulla stampa internazionale la strana vicenda delle morti di fisici di vari paesi europei in incidenti inspiegabili. Da più parti emerse la congettura che queste morti non fossero accidentali, ma avessero tutte un rapporto con l'ambizione di uno Stato del Vicino Oriente di dotarsi dell'arma nucleare. Da quella vicenda, rimasta oscura, trae origine l'invenzione narrativa del romanzo "La congiura dei fisici", dove personaggi azioni e luoghi sono immaginari. L'andamento del romanzo (ambientato in Francia) è quello di un giallo, però sporcato di nero; l'inchiesta è condotta da una giovane detective, ovviamente bella e molto avventurosa eroticamente, a contrasto con le trame di un commissario di polizia, complice di chi tiene le fila del complotto. Passo dopo passo, la giovane donna scoprirà la rete della congiura e le lotte di rivalità tra i congiurati, ma sarà sempre più coinvolta personalmente nelle loro azioni fino a un delitto. La storia, della quale si dà per mancante la documentazione conclusiva, termina con due finali possibili e opposti.