Il libro analizza gli aspetti scientifici della teoria della violentizzazione del criminologo americano Lonnie Athens, autore di un significativo cambiamento di prospettiva nel campo della sociologia della devianza, e in particolare nell'analisi dei meccanismi decisionali alla base delle scelte delinquenziali di criminali violenti. La teoria, elaborata attraverso un significativo percorso biografico da 'outsider", si basa sull'assunto che alla base di condotte violente non vi siano raptus di follia o condizioni socio-economiche di disagio, bensì un vero e proprio processo di apprendimento - iniziato sovente in tenera età e per mano di adulti significativi quali ad esempio i genitori - che prende il nome di "violentizzazione": vale a dire "socializzazione alla violenza". Molto importanti si rivelano perciò sia la ricostruzione dell'intero percorso biografico dei criminali sia la narrazione di tali gesta da parte degli altri: e fondamentale, per il criminologo, diventa l'adozione di un metodo qualitativo di ricerca.