Nel corso della sua vita Yves Bonnefoy ha concentrato il proprio interesse sullo studio della civiltà italiana, vale a dire dell’arte e della poesia di un paese che ha finito col considerare come la sua seconda patria. Lo mostrano libri come L’Entroterra, recentemente tradotto in italiano da Donzelli, ma anche tutta una serie di scritti più brevi, dedicati ad autori compresi tra il primo Rinascimento e il pieno Novecento, in quella sorta di particolarissimo territorio della mente e dell’immaginazione che va da Piero della Francesca a Tiepolo e Leopardi.
Il volume nasce dall’intento di Bonnefoy di riunire per la prima volta questi saggi di argomento italiano, con l’aggiunta di un’Introduzione e di un importante capitolo sulla Flagellazione di Piero della Francesca e i suoi enigmi, completamente inediti. L’autore vi ha voluto comprendere due scritti su Elsheimer e Poussin, che – giunti entrambi a Roma da altri paesi – sono anch’essi parte insostituibile dell’immaginario italiano.
Le pagine che fanno da fulcro al volume sono forse quelle dedicate all’Ariosto e ai Pastori d’Arcadia. Ma non meno intense sono quelle consacrate a Piero della Francesca, a Giovanni Bellini o a Giacomo Leopardi: pittori e poeti che consentono a Bonnefoy di esprimere un sentimento profondo di affezione, di esercitare una critica la cui cifra specifica sta proprio nell’affetto, nella simpatia, nella condivisione. Ciascuno dei suoi autori viene così riconosciuto in ciò che ha di più personale, e affrontato dal punto di vista della poesia, che è la motivazione essenziale di ogni spirito veramente creativo.
Yves Bonnefoy è uno dei maggiori poeti contemporanei. Nato a Tours nel 1923, ha pubblicato nel corso di cinquant’anni numerose raccolte dei suoi versi. Eletto nel 1981 al Collège de France, vi ha tenuto per dodici anni l’insegnamento di Etudes comparées de la fonction poetique. Con la Donzelli editore ha pubblicato nel 2003 Osservazioni sullo sguardo e nel 2004 L’Entroterra. Il 31 maggio 2004 ha ricevuto la Laurea Honoris causa dall’Università degli Studi di Siena, su proposta della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo. Nel 2005 gli è stato conferito il Premio Internazionale di Poesia «Pier Paolo Pasolini».