Siamo in un piccolo paese in una qualsiasi regione d'Italia. Un piccolo paese con tutte le vicende, i vizi, le aspirazioni, le speranze e le delusioni di ogni piccolo paese. Un ristretto gruppo di amministratori, probabilmente animato dalle migliori buone intenzioni, dà vita a una iniziativa - velleitaria per le dimensioni della comunità - che a prima vista sembra avere un lusinghiero successo, coinvolgendo l'intera popolazione e accendendo la schietta fantasia di ogni categoria ma, forse suo malgrado, anche gli scaltri interessi di qualche personaggio con pochi scrupoli. Come spesso accade tuttavia, l'iniziativa finisce col perdersi tra beghe e interessi politici, appetiti personali, speculazioni e disonestà serpeggianti al suo interno e anche al di fuori di essa, fino a fallire miseramente trascinando con sé l'intero paese e le sue aspettative di progresso. Vicende, luoghi e personaggi sono tratteggiati con sobria vivacità, fino ad apparire reali nel turbinio di vicende che nascono, si sviluppano e si distruggono in un lasso di tempo di pochi anni. La vicenda è destinata, com'è inevitabile, a concludersi tragicamente, denunziando la fragilità della psiche umana di fronte a eventi che superano le stesse prospettive di chi li ha voluti.