A Venezia la ditta Remondini, originaria di Bassano, propone intorno alla metà del Settecento carte decorate con disegni di diversi tipi, che nel vasto catalogo portano il nome di "carta da parato". Si va dai seminati di diversi tipi, alle finestrature e ai reticolati, a disegni che vedono bande e nastri fluttuanti, tralci floreali, uccelli, farfalle, fiori, e persino pizzi, evoluti in accordo ai nuovi stimoli del Neoclassicismo. La Remondini diventa la più grande azienda specializzata in calcografia del Nord Italia. Per una serie di sfortunate coincidenze, dopo duecento anni di attività il destino della casa Remondini comincia a declinare e l'azienda si trova di fronte alla decisione di chiudere definitivamente. E' a questo punto che la storia della Carta Remondini incrocia la storia della città di Varese e della famiglia Ponti, in particolare grazie all'intraprendenza e alla lungimirante visione culturale di Andrea Ponti jr e delle sue figlie Maria e Antonia. Per attuare il loro progetto di recupero di questa splendida tradizione e di commercializzare le carte, esse si affidano al varesino Giuseppe Rizzi, abile commerciante di oggetti di antiquariato.