Figure di straordinaria forza plastica. Sapiente regia dell’orchestrazione spaziale e architettonica. Drammatico e vibrante trattamento della narrazione. Accenti cromatici di sobria e convincente naturalezza. Questi i caratteri stilistici che fanno del ciclo di affreschi della Cappella degli Scrovegni, realizzato da Giotto agli inizi del XIV secolo, l’apice di quel rinnovamento in senso realistico della pittura italiana ed europea di cui il maestro di Bondone, allievo prediletto del grande Cimabue, fu l’indiscusso protagonista fra Due e Trecento.
Realizzato a conclusione degli importanti lavori di restauro che hanno interessato gli affreschi e l’intera cappella, eretta per volere del ricco banchiere padovano Enrico Scrovegni, questo XIII volume della collana "Mirabilia Italiae" studia ed esamina per la prima volta in modo esauriente e capillare non solo il ciclo pittorico, illustrato con un gran numero di particolari, ma anche la struttura architettonica del suggestivo edificio e le numerose opere d’arte presenti al suo interno.