La letteratura, e in modo più evidente quella fantastica, assolve una fondamentale esigenza conoscitiva: quella che, in particolare, si determina al di fuori di ogni logica dimostrativa e che procede in modo figurale, lungo la traccia ambigua e polisemica della finzione. È un percorso caratteristico quanto altri mai della capacità umana di far breccia verso un territorio al limite del pensabile. Gli studi raccolti nel volume sono dedicati alla memoria di uno studioso che tale tensione cognitiva aveva strenuamente interrogato, Filippo Secchieri, e hanno per oggetto, nel comune denominatore del fantastico (a cui è dedicata la riflessione di Alessandro Scarsella), autori come Leopardi (Anna Dolfi), Delfini (Patrizia Farinelli), Moravia (Valter Leonardo Puccetti), Rebora (Matteo Giancotti), Svevo (Silvia Contarini). Stefano Prandi, nella Premessa, e Luciano Curreri ripercorrono infine brevemente alcuni tratti salienti dell'opera critica di Secchieri.