I cataloghi sono eccezionali carte geografiche che consentono di entrare nell'officina di un autore - individuando i testi con cui si è confrontato, l'uso che ne ha fatto, la funzione che hanno avuto nel generare, per sintonia o per contrasto, le sue posizioni. Viaggio tanto più affascinante e coinvolgente, specie se si tratta di volumi postillati o commentati che permettono di comprendere il complesso processo da cui scaturiscono opere che si presentano ormai ai nostri occhi con i tratti di un 'classico', fuori dal tempo per la loro stessa perfezione. Montaigne fu un grande lettore, soprattutto dei testi antichi, che cita e utilizza secondo un progetto, e uno stile, letterario assai precisi, inserendoli direttamente nel corpo delle sue riflessioni, quasi fossero il 'secondo' autore dei Saggi, di cui si avverte, come un basso continuo, la presenza pagina dopo pagina, nella trama delle associazioni che le compongono. Perciò questo catalogo della biblioteca di Montaigne è un evento eccezionale per chiunque si interessi della sua persona e del suo 'libro': esso consente di gettare luce sull'una e sull'altro da un punto di vista non comune, attraverso incontri sorprendenti anche per il lettore più accorto e smaliziato.