Mai nella storia si è costruito come dal 1955 ad oggi, mai nella storia si è prodotto tanta bruttezza. Mentre la ricerca della bellezza per i corpi, l'abbigliamento, gli oggetti assurgeva a tratto distintivo dell'epoca in cui viviamo, il volto del mondo ha subito un imbruttimento verticale. Due domande percorrono gli scritti qui raccolti: quali sono i segreti e da dove origina la bellezza urbana che abbiamo ereditato dalla storia? Quali le cause di un così esteso dilagare del brutto? Nel tentativo di rispondere, vengono attivati alcuni percorsi nel passato e nel presente. Il risultato è la conferma della fecondità della nozione di "bellezza civile" formulata da Giambattista Vico. La bellezza delle città e dell'architettura ha avuto il suo terreno di coltura nei legami civili, nella tensione a una identità collettiva e nel radicamento in ragioni di senso. La crisi attuale della bellezza urbana e dei paesaggi rinvia a una crisi ben più ampia, di cui si cercano le cause, senza rinunciare a indicare possibili vie d'uscita.