"La Bella Utopia" è lo spettacolo che ha inaugurato la stagione 2007/08 del Teatro Strehler di Milano, è uno spettacolo di immagini, canzoni, musiche, memorie, tracce poetiche, che si propone, nei suoi limiti di rappresentazione scenica, di restituire profondità e dignità agli esseri umani, comunisti e non che ebbero la sorte di nascere ed esistere nelle Russie Sovietiche. La chiave di interpretazione è quella urticante dell' umorismo ebraico, ma la lettura "ebraica" ha anche un senso tragico. Nel libro l'autore racconta l'utopia del comunismo attingendo a un repertorio di storielle, aneddoti, barzellette e pubblicazioni censurate che hanno costituito un balsamo alle ferite causate dai guasti spesso macroscopici del sistema sovietico. Il racconto di Ovadia, dall'omonimo spettacolo teatrale, apre il sipario su un mondo spesso osservato attraverso le lenti deformate della propaganda.