Nel giugno 1918, l'estremo tentativo austroungarico di porre fine alla guerra si infranse contro la resistenza italiana: le ultime energie dell'impero asburgico vennero gettate inutilmente in un attacco esteso su tutto il fronte, e ovunque fallimentare. Sul Montello le divisioni ungheresi del generale Goiginger riuscirono a sfondare, e per alcuni giorni sembrò possibile che occupassero l'intero colle per poi scendere in pianura ed arrivare a prendere Treviso; a dispetto dell'incapacità del generale Pennella di comprendere la reale gravità della situazione, le divisioni italiane resistettero, fino alla ritirata nemica oltre il Piave. Chiedersi, a quasi cent'anni di distanza, quali sarebbero state le conseguenze di una vittoria austroungarica sul Montello, è una domanda oziosa, ma si può cercare di capire perché quello scontro avvenne e come si svolse, e perché si concluse in quel modo e come influenzò gli avvenimenti successivi. È quanto fa questo libro, anche dando voce ad alcuni dei protagonisti, prendendo le fila dallo scoppio della guerra "europea" sino a giungere al particolare della battaglia sul Montello.