È la storia di una bambina che si fa donna, poi madre e nonna, attraverso un fiume di eventi, relazioni, affetti, inquietudini, ansie, amori e figli, gioie, emozioni profonde, soddisfazioni, vittorie, promesse e perdoni, atti mancati, moti dell'anima e del cuore di tutti i tipi. "Libro cubista da leggere solo se si è pronti per l'analisi" lo definisce Barbara Alberti nella corposa prefazione. In realtà questo non è un libro di fiction: la Bentivoglio ha "solo" scritto della sua stessa vita, in una sorta di "autoanalisi letteraria" di grande fascino e spessore. Inconsapevole ma inevitabile allieva delle grandi Elsa Morante, Dacia Maraini, Goliarda Sapienza.