È il giallo dell'estate. Il delitto imperfetto, talmente ricco di colpi di scena, che qualsiasi scrittore di noir avrebbe voluto scrivere. Non a caso tiene banco sui media da due mesi. Senza stancare. E non soltanto perché è un delitto di famiglia. La ragione è che gli ingredienti di questa storia dannata sono le emozioni a tinte forti. Una vita fragile spezzata appena sbocciata all'adolescenza per mano di persone che amava e delle quali si fidava. Una sessualità incestuosa sullo sfondo. Un clan familiare inquietante. Percorso da affetti fortissimi ma anche diviso da odii insormontabili e sfregiato da infanzie dolorose. Una tragedia che scorre e si alimenta di dirette televisive e di auditel perché questo è il Paese dei reality show e il copione di questo noir di provincia viene scritto giorno per giorno dai protagonisti, a colpi di sms, lettere-tv, interviste. Una storia diversa da tutte, che si svolge in un triangolo maledetto di poche vie di paese: dove i cattivi diventano buoni e viceversa, scambiandosi le parti di continuo. Un incantesimo infinito che, da Avetrana, paese dei mostri, ha colpito tutta l'Italia. Superando i confini nazionali.