Griffin, brillante fisico londinese, sa di avere un'unica arma per riscattarsi da una vita piuttosto amara e povera di riconoscimenti: il proprio genio. Il suo lavoro consiste nello sviluppare nuove sensazionali tecniche, il suo scopo è ottenere il rispetto dovuto alle menti eccelse. Quando mette a punto un procedimento che gli permette di rendere invisibili gli oggetti, decide di provare su di sé quella scoperta rivoluzionaria, ma i risultati sono ben diversi da quelli che immaginava. Essere invisibile comporta parecchi inconvenienti, e forse non è poi così vantaggioso sottrarsi alla vista degli altri, a meno che non si voglia sfruttare l'invisibilità per fini perversi, come ad esempio incutere terrore. Ma il piano di Griffin fallisce miseramente, anche grazie a un suo vecchio compagno di studi che era a conoscenza dei suoi disegni visionari. Braccato dalla legge, si ritroverà intrappolato nella scoperta che avrebbe dovuto finalmente liberarlo, tradito dal genio cui aveva affidato ogni desiderio di riscatto. Un classico della science fiction, l'amara parabola di un uomo animato da un pericoloso fanatismo per il progresso scientifico, ma destinato a soccombere di fronte all'inesorabilità dei propri limiti.