Questa è la storia di un uomo che educato come vescovo a convertire fu convertito dagli indios maya della sua diocesi, la stessa che cinque secoli prima aveva visto l'opera illuminata del grande Bartolomé de Las Casas. Come già il suo predecessore, Samuel Ruiz fu osteggiato dalla classe dominante alla cui ostilità resistette indomitamente riprendendo e facendo avanzare sostanzialmente l'emancipazione delle popolazioni indie della regione iniziata da Bartolomé e rimasta interrotta quando questi venne cacciato con la violenza. Don Samuel, nominato dagli indigeni jTatica, 'padre e protettore', ebbe avversari anche nella chiesa messicana e in quella vaticana. Quando però nel 1994 scoppiò l'insurrezione indigena sotto le insegne di Zapata, anch'essi dovettero a malincuore ricorrere a lui per una mediazione che egli accettò di svolgere «con imparzialità ma non con neutralità». Come è stato scritto del suo operato esso «sembra un romanzo, ma è storia».