Roberto è un uomo di quarant'anni al quale un lungo periodo di coma ha sottratto dieci anni di vita. Aveva un lavoro, una fidanzata, una famiglia, amici fedeli: un'intera esistenza irrimediabilmente perduta. L'unica voce che lo assilla, nella confusione dei ricordi, è quella del rancore, anche se non può, tuttavia, prevedere che il dolore e la sofferenza gli porteranno un dono inaspettato: ha vissuto un inferno ed è tornato senza avere le chiavi della propria esistenza, ma gli è concesso il privilegio di sbirciare dalla serratura.